Questo è un piatto tipico teramano, vi voglio raccontare la sua bellissima storia perchè il 1° maggio riempie di tradizione e di antichi profumi le vie della mia vecchia ma accogliente "città di montagna". Mi sono aiutata da internet per non dimenticare nulla:
(da https://www.diariodiunapassione.it/primi/le-virtu-teramane/ )
Le “virtù”, uno dei piatti principe della cucina termana, si prepara il 1° maggio.
Attorno alla nascita di questo piatto ci sono diverse leggende, la più accreditata lo vuole nato intorno al 1800, quando le massaie, alla fine di aprile pulivano le credenze dai resti degli alimenti messi da parte durante l’inverno.
Quindi prodotti secchi quali i legumi, vari tipi di pasta secca, uniti a prodotti freschi come le verdure primaverili.
Un piatto unico arricchito anche da da carne di maiale, prosciutto crudo per l’esattezza, pasta all’uovo a volte anche colorata.
In questo piatto c’è tutta la voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno ed inneggiare alla primavera.
Un leggenda narra che le Virtù dovessero contenere sette tipi di legumi, sette tipi di pasta, sette tipi di erbe, che il tutto dovessere essere cucinato da sette vergini per ben sette ore, sette proprio come le virtù cristiane. Affascinanate no?
Guai a definirlo minestrone, è molto di più.
Ma perchè si chiamano Virtù?
C’è chi dice che il nome deriva proprio dalla virtù della massaia di mettere da parte durante l’inverno, pasta, legumi e quant’altro per poter poi in primavera preparare questo splendido piatto da dividere con amici e parenti, si perchè le Virtù si dividono con il vicino , l’amico …sono simbolo della convivialità e dell’ospitalità, guai a dimenticare il pentolino per il vicino di casa, si potrebbe incrinare anche l’amicizia.
Altri sostengono che il nome derivi proprio dagli ingredienti che lo compongono e che vengono dal duro lavoro dei campi.
La quantità degli ingredienti sono assolutamente a discrezione della massaia, della sua esperienza nel calibrare perfettamente i sapori e nel rendere questo piatto una assoluta prelibatezza.
La sua preparazione richiede tempo e pazienza, gli ingredienti vanno cucinati separatamente e poi uniti insieme in un tripudio di sapori.
Ingredienti
Fagioli di varie qualità, ceci e lenticchie, mais, cicerchie in tutto circa 800 gr., piselli e fave.
Verdure: zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza, cavolfiore, cicoria, spinaci, rape.
Odori: aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, pepe o peperoncino, pipirella, menta selvatica, borragine, finocchietto selvatico, basilico.
Carni: prosciutto crudo, cotiche di maiale, carne macinata di manzo per le polpettine, lardo, piedi e orecchie di maiale, pancetta, guanciale, polpettine (o pallottine, cioè delle piccolissime polpette, della grandezza di un pisello) di manzo.
Pasta: pasta di grano duro corta, pasta fresca all’uovo di varie forme, dimensioni e colori.
Altri ingredienti: olio, lardo, sale, pepe, polpa di pomodoro, funghi porcini.
Preparazione:
Mettere in ammollo i legumi per una notte, quindi lessarli
Cuocere le verdure pulite in olio ( o lardo nella ricetta originale).
Bollire l’osso del prosciutto e le cotiche di maiale e buttare via l’acqua di cottura.
In un grande pentolone unire le verdure ai legumi lessati, un battuto di lardo e odori, la carne a piccoli pezzetti e le polpettine.
Cuocere la pasta separatamente quindi unirla alle verdure e alegumi amalgamare bene il tutto e portare in tavola spolverizzando di formaggio grattugiato.
E queste sono le virtù che ha preparato la mia mamma il 1° maggio di quest'anno (buonissimissimissime!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).

Barcollo ma non mollo...