Nei giorni scorsi, tra i “Primi” nel forum di Mister Carota, è apparsa una ricetta in cui l’elemento clou tra gli ingredienti erano i fegatini di pollo. Qualcuno si è espresso in toni entusiastici sui fegatini, io stesso ho manifestato il mio dispiacere di non trovarne quasi più sul mercato, insomma il tema mi è apparso “intrigante” e così sono andato a rispolverare una vecchia ricetta di casa mia (intesa questa in modo molto allargato, in quanto ci metto dentro anche la tradizione di alcuni parenti alla lontana che assicurano un costante collegamento con le mie radici, nello specifico con le radici abruzzesi).
La ricetta che vi propongo è dedicata a xxxxx e consente di preparare un condimento, non un piatto, ma vi assicuro che è molto particolare e si sposa alla grande con le carni fredde in genere e con i bolliti. Il miglior risultato è con i bolliti o i freddi di carni bianche e il perché vi salterà all’occhio non appena sarete arrivati alla conclusione.
Ingredienti sono: 300 gr. di fegatini e ventrigli, 100 gr. di prosciutto crudo in una fetta, 1 grossa cipolla, 1 bicchiere di mosto cotto o, in mancanza, di Vin Santo, 1 cucchiaio di farina, 1 peperone sotto aceto molto grande (o tre o quattro piccoli), mezzo bicchiere di olio ( di quello buono, eh?!).
Con questi ingredienti, regolatevi così: fate soffriggere nell’olio la cipolla tagliata a pezzetti, aggiungete i fegatini, anch’essi tagliati a pezzetti, e fate cuocere. A cottura ultimata dei fegatini, unite i peperoni (a pezzetti, ovvio, no?!) e il prosciutto tagliato a dadini. Lasciate cuocere ancora per alcuni minuti. In ultimo, aggiungete la farina e il mosto cotto e mescolate attentamente per non lasciare grumi di farina. Fate bollire ancora un po’ e servite caldo. Sarà un accompagnamento agrodolce assolutamente superbo.
Qualcuno, forse, vorrà sapere chi è Nonna Luigina? Beh, è una delle parenti lontane di cui vi ho detto e poi, che importanza ha?
... ed è subito sera ... marom