tra un ripasso ed un altro, mi concedo una pausa, e per rilassarmi leggo un poco il forum, ed ho trovato questo.
aggiungo la mia esperienza e 4 foto che ho ritrovato nel mio archivio.
io uso solo nero fresco, ricavato dalla vescica della seppia.
è semplice da estrarre senza annerire tutto, basta un taglio sulla pancia, mentre si regge la seppia con una mano prendere con due dita dell'altra mano il "cordone" della vescica che va verso la testa, romperlo con una mossa decisa ed ostruire la fuoriuscita del nero stringendo le dita stesse, abbassare la mano che regge la seppia allontanandola dal cordone, la vescica viene via senza nessuna ostruzione.
se è periodo e la seppia è femmina si possono trovare anche le uova e due sacche bianche con un "becco" arancio. non so come si chiamino effettivamente, io le ho sempre sentite chiamare "pocce", credo sia dialettale e volgare, forse corrisponde alla parte con cui si ricava la bottarga, sono commestibili ed aggiungono sapore alle preparazioni.
nella terza foto che posto
A ----- "pocce" forse è la Bottarga della seppia
B ----- vescica col nero
C ----- uova
D ----- seppia spezzettata
quando preparo gli spaghetti al nero di seppia, io non aggiungo molto nero, mi limito a 5/6 gocce, nel momento di far saltare la pasta nella padella con la salsa, in questa maniera la pasta rimane abbastanza chiara come si vede nella quarta foto.
quando pensi di aver letto di tutto ecco che ti appare questa denominazione: alimenti grassi ma dietetici o light...e fu così che la testa iniziò a girare, l'aria a mancare, il sangue a salire al cervello, eppoi più nulla.